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REGOLAMENTO  INTERNO

INDICE

A) PREMESSA pag 3

B) ORGANI COLLEGIALI pag 4
B1 Disposizioni generali pag 4
B2 Attribuzioni pag 4
B3 Funzionamento pag 5

C) NORME PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO SCOLASTICO pag 7

C 1 Calendario scolastico pag 7
C 2 Formazione delle classi pag 7
C 3 Vigilanza pag 7
C 4 Orari pag 7
C 5 Accesso alla scuola pag 7
C 6 Assenze, permessi, uscite anticipate, ritardi pag 8
C 7 Assemblee, colloqui pag 8
C 8 Partecipazione di persone esterne alla scuola pag 8
C 9 Servizi: mensa, trasporto pag 9
C10 Uscita didattica pag 9
C11 Viaggi d’istruzione pag 9
C12 Assicurazione, danni al patrimonio pag 9
C13 Iniziative complementari pag 10
C14 Iniziative assistenziali pag 10
C15 Volantini, affissioni, concorsi, raccolta fondi pag 10
C16 Scuola sicura pag 10
C17 Trattamento dati personali pag 10
C18 Scuola e salute pag 11
C19 Ufficio di segreteria pag 11

C) NORME PER LA CONCESSIONE IN USO DEI LOCALI SCOLASTICIpag 12

E) INFORMAZIONI ALL’UTENZA pag 13

F) SANZIONI pag 13

 

A PREMESSAtorna all'indice

Questo regolamento vuole essere un mezzo affinchè le forze vive dell'Istituto possano sempre meglio realizzare i fini propri, nel rispetto delle autonomie concretamente coordinate, allo scopo di qualificare più efficacemente la presenza sociale e culturale del 3° Circolo nella vita comunitaria circostante.

E' approvato dal Consiglio d'Istituto ed è quindi un codice di comportamento per tutti, ed ogni inosservanza ad esso costituisce mancanza disciplinare.

Al Capo d'Istituto è demandato il compito di farlo rispettare e di attivare le iniziative necessarie per la sua realizzazione.

La scuola, nella sua qualità di servizio pubblico, è in funzione dei cittadini e l'erogazione del servizio deve essere continua e regolare.

In caso di interruzione del servizio devono essere tempestivamente avvisati gli utenti e, pur nel rispetto della libertà individuale, deve essere garantito il diritto all'istruzione.

La partecipazione degli utenti al servizio pubblico (genitori ed alunni) deve essere sempre assicurata, perciò è garantito il diritto di accesso alle informazioni, è consentita la possibilità di presentare osservazioni e formulare suggerimenti per il miglioramento del servizio.

Ognuno ha il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero, nel rispetto delle libertà altrui e nell'inequivocabile rifiuto di ogni forma di violenza.

Ognuno ha il dovere di adempiere ai propri compiti, di conservare e rispettare i beni dell'Istituto, di cooperare per il buon funzionamento delle attività.

Fanno parte integrante del presente regolamento le delibere del Consiglio d'Istituto in merito alle competenze di legge.

B) ORGANI COLLEGIALItorna all'indice

B 1. Disposizioni generali

Gli 0rgani Collegiali delle Scuole Elementari, istituiti con D.P.R. n.° 416 del 31.05.1974, sono i seguenti:

1. Consiglio di Interclasse ( art. 3 )
2. Collegio dei Docenti ( art. 4 )
3. Consiglio di Circolo ( art. 5 - 6 )
4. Giunta Esecutiva ( art. 5 - 6 )
5. Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti ( art. 8 )

La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso - non inferiore ai cinque giorni - rispetto alla data delle riunioni, salvo casi di particolare urgenza.

La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli componenti dell'Organo Collegiale e mediante affissione agli albi di apposito avviso presso ogni plesso.

La lettera o l'invito di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'Organo Collegiale.

Di ogni seduta dell'Organo Collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.

Sono fatte salve eventuali disposizioni particolari di questo regolamento.

B 2. ATTRIBUZIONI

Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di utofinanziamento.

Esso delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il finanziamento amministrativo e didattico del circolo o dell'istituto.

Il Consiglio di Istituto, fatte salve le competenze del collegio dei docenti o dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:

a)adozione del regolamento interno del circolo che deve fra l'altro, stabilire le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola nonchè durante l'uscita dalla medesima, per la partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio ai sensi dell'articolo 42;

b) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico - scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio - televisivi e le dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni;

c) adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;

d) criteri generali per la programmazione educativa;

e) criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione;

f) promozione di contatti con altre scuole al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;

g) partecipazione del circolo ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;

h) forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dal circolo.

Il Consiglio di Istituto indica, altresì, i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all' assegnazione ad esse dei singoli docenti, all' adattamento dell' orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche, alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo, e stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi.

Esercita le funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento previste dagli articoli 276 e seguenti.

Esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici ai sensi dell' articolo 94.

Delibera, sentito per gli aspetti didattici il collegio dei docenti, le iniziative dirette alla educazione della salute previste dall'articolo 106 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9.10.1990 n. 309.

Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza.

Sulle materie devolute alla sua competenza, esso invia annualmente una relazione al provveditore agli studi e al consiglio scolastico provinciale.

La giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del consiglio d’Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, e cura l' esecuzione delle relative delibere.

La giunta esecutiva ha altresì competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, di cui all'ultimo comma dell'articolo 5.

Le deliberazioni sono adottate su proposta del rispettivo Consiglio di classe.

Contro le decisioni in materia disciplinare della giunta esecutiva è ammesso ricorso al Provveditore agli Studi che decide in via definitiva sentita la sezione del consiglio scolastico provinciale avente competenza per il grado di scuola a cui appartiene l'alunno.

Il consiglio di interclasse, in applicazione agli articoli 3 e 4 del D.P.R. 416 del 31.5.1974, ottenute informazioni sul programma e sul metodo degli insegnanti, esprime tra l'altro proposte e pareri al Collegio dei Docenti su argomenti dei quali si dà qui una semplice esemplificazione non tassativa:

criteri di valutazione degli alunni, possibilità di inserimento di bambini non normodotati, interazione educativa scolastica e familiare, calendario e frequenza scolastica, compiti a casa, gite, biblioteca di classe, libri di testo, sicurezza della scuola, strutture dell'ambiente, ecc.

B 3. FUNZIONAMENTO

Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo, possibilmente, nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell'anno scolastico.

Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali.

Il Consiglio di interclasse è composto dai docenti dei gruppi di classi parallele

o dello stesso ciclo o dello stesso plesso.

Il Consiglio di interclasse è presieduto dal Direttore Didattico o dal docente dallo stesso delegato.

Il Consiglio si riunisce, di regola, almeno una volta al mese con la presenza dei soli docenti, a meno che non vi partecipi un rappresentante eletto dai genitori

degli alunni iscritti per ciascuna delle classi interessate.

Le riunioni del consiglio di interclasse devono essere programmate secondo i criteri stabiliti dall' art. 2 e coordinate con quelle di altri organi collegiali secondo i criteri stabiliti dall'art. 3.

Il consiglio di interclasse è convocato con preavviso scritto di almeno cinque giorni dal Direttore Didattico o dal suo delegato, oppure su richiesta scritta di almeno tre membri al Direttore Didattico.

L'ordine del giorno è fissato dal Direttore Didattico o dal suo delegato sulla base delle proposte presentate da ciascuno dei membri almeno sei giorni prima.

Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall'art. 4 terz' ultimo comma, del D.P.R. n. 41631/05/1974.

Per la programmazione e il coordinamento dell'attività del collegio dei

docenti si applicano le disposizioni dei precedenti art. 2 e 3.

Le assemblee dei genitori sono di classe, di plesso e di circolo.

Esse si svolgono sulla base di un regolamento deliberato dalle assemblle stesse in conformità alle norme di legge e a quelle contenute nel presente regolamento.

L'assemblea di classe è convocata in via ordinaria dal rappresentante di classe con la stessa periodicità del consiglio di interclasse e precedentemente ad esso.

In caso di necessità è convocata in via straordinaria dal rappresentante di classe o da almeno un quinto dei genitori della stessa classe.

Le indicazioni che emergono vengono riferite per iscritto dal rappresentante di classe agli organi competenti.

 

C) NORME PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO SCOLASTICOtorna all'indice

C\1 CALENDARIO SCOLASTICO

Il calendario scolastico, stabilito annualmente dagli organi competenti, viene comunicato ai genitori per iscritto. Qualora si dovessero prendere decisioni a livello di singolo Istituto, si terrà conto delle esigenze dell’utenza e si concorderà con le scuole viciniori eventuali periodi comuni.

C\2 FORMAZIONE DELLE CLASSI

I genitori esercitano la libertà di scelta tra le scuole del Circolo nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse e delle possibilità reali, in base alle loro esigenze (Modulo su sei giorni, Modulo su cinque giorni, Tempo Pieno).

In caso di eccedenza, si adottino i seguenti criteri di ammissione, in ordine di priorità:

Il Dirigente Scolastico che ha il compito di formare le classi, adotta criteri che garantiscano:

· la composizione equieterogenea delle classi

· la distribuzione equilibrata di bambini in difficoltà e\o con problemi

· la distribuzione equilibrata di maschi e femmine.

C\3 VIGILANZA

Gli insegnanti assicurano la vigilanza sugli alunni nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni.

Al termine delle lezioni gli stessi garantiscono la vigilanza fino all'uscita dalla scuola; a partire da questo momento cessa la responsabilità per il personale scolastico.

C\4 ORARI

Gli orari delle singole scuole vengono determinati annualmente dal Consiglio di Istituto tenendo conto delle esigenze scolastiche e delle realtà locali.

I rientri vengono fissati secondo i seguenti criteri:

La formulazione degli orari delle attività didattiche è stabilita del Dirigente Scolastico, sentito il parere del Collegio dei Docenti.

C\5. ACCESSO ALLA SCUOLA

I genitori non possono accedere nei cortili durante l’ingresso\uscita degli alunni.

Durante l’orario scolastico non è consentito a genitori ed estranei l’accesso ad aule, mense e corridoi.

In caso di effettiva necessità sarà l’operatore scolastico a chiamare gli insegnanti o comunque a rispondere alle esigenze del genitore.

C\6 ASSENZE,PERMESSI,USCITEANTICIPATE, RITARDI

Il bambino che arriva in ritardo senza giustificazione scritta dei familiari, dovrà passare dalla Direzione per la scuola Provolo e dall’insegnante capogruppo per le altre scuole. Dopo cinque ritardi ingiustificati la Direzione informerà la famiglia .

Qualora il bambino debba lasciare la scuola prima della fine delle lezioni il genitore presenta richiesta scritta all’insegnante.

Le assenze vanno comunque motivate per iscritto dal genitore; dopo 5 giorni consecutivi d’assenza è obbligatorio presentare certificato medico di riammissione.

In caso di uscita anticipata il bambino viene riaffidato al genitore o a persona da lui delegata.

C\7 ASSEMBLEE E COLLOQUI

La scuola promuove ed incentiva il più possibile i contatti con le famiglie. I colloqui potranno essere in forma di assemblea o di colloquio individuale : ciascun gruppo docente sceglierà la modalità di comunicazione più adatta per quella specifica classe e per quel dato periodo dell’anno.

E’ importante che i genitori avvisino i docenti per iscritto della loro presenza al colloquio individuale, in modo da distribuire meglio il tempo da dedicare a ciascuno.

In caso di necessità e/o urgenza è possibile che i genitori o gli insegnanti facciano richiesta per iscritto di ulteriori colloqui

Oltre a questa modalità il Dirigente Scolastico può convocare assemblee di classe, di plesso e di Circolo. Il rappresentante di classe a sua volta può farne richiesta scritta alla Direzione qualora ne ravvisi l’opportunità specificando i motivi, l’ora e il luogo.

C\8 PARTECIPAZIONE DI PERSONALE ESTERNO

Possono partecipare alle lezioni di qualsiasi disciplina professionisti dei vari settori su responsabilità del consiglio di interclasse quando è programmato o dal Dirigente Scolastico quando la partecipazione è occasionale.

Il Consiglio di Circolo può autorizzare, su richiesta del team docente o degli stessi genitori, la partecipazione degli alunni ad attività a pagamento all’interno dell’orario scolastico purchè:

· il numero degli interventi sia limitato nel tempo

· l’adesione delle famiglie sia almeno del 90 %

· le stesse non costituiscano materia comprese nel curricolo scolastico.

C\9 SERVIZI (mensa, trasporto)

In tutti i plessi è funzionante il servizio di refezione gestito dal Comune di Verona.

Le modalità di pagamento sono state rese note attraverso un' apposita circolare copia della quale è esposta all'albo di ogni plesso.

I capitolati d’appalto per la fornitura degli alimenti sono a disposizione in segreteria per chiunque ne volesse prendere visione.

Il servizio di trasporto dovrebbe essere garantito dal Comune di Verona; nel caso non fosse funzionante, i genitori dovranno provvedere autonomamente.

La vigilanza e l’assistenza degli alunni vengono garantiti dal personale docente ed educativo.

Ciascuna scuola dovrà predisporre un regolamento interno per rendere funzionale il servizio copia del quale potrà essere visionato all0albo di ogni plesso.

C\10 USCITA DIDATTICA torna all'indice

Per uscita didattica si intende quella effettuata nell’ambito cittadino a piedi o utilizzando mezzi pubblici di trasporto urbano in orario scolastico.

E ’sufficiente l’autorizzazione del Dirigente Scolastico.

Si richiederà ai genitori un’autorizzazione unica valida per tutto l’anno scolastico.

C\11 VIAGGIO D' ISTRUZIONE

Viaggi di uno o più giorni oltre il limite urbano e/o nazionale nell’orario scolastico e anche al di fuori di esso.

Per l’effettuazione degli stessi gli insegnati dovranno attenersi alle seguenti disposizioni in conformità a quanto previsto dalla C.M. n° 623 del 2\10\96 e dalle delibere del Consiglio di Circolo.

· Un mese prima della data fissata per la visita si dovrà consegnare in segreteria la domanda compilata in ogni sua parte e corredata della dichiarazione dell’insegnate relativa all’obbligo della vigilanza.

· Per le visite che prevedono il pernottamento i docenti dovranno presentare un progetto dettagliato.

· E’ opportuno che anche per le visite guidate organizzate per un a solo classe siano presenti almeno due insegnati e comunque sia garantita la presenza di un insegnate ogni quindici alunni, fatta salva la facoltà di autorizzare la deroga da parte del Dirigente Scolastico. Potranno essere ammessi, quali accompagnatori, anche i genitori a discrezione degli insegnanti e a condizione che ciò non comporti oneri a carico del bilancio, che gli stessi si impegnino a partecipare alle attività programmate per gli alunni e che abbiano copertura assicurativa.

· Nessun viaggio può essere effettuato se non con la partecipazione di almeno 2\3 degli alunni componenti la classe.

· Viene indicato in sei giorni il periodo massimo utilizzabile per i viaggi d’istruzione per ciascuna classe nell’arco dell’anno scolastico ad esclusione di particolari iniziative (Socrates…)

· Nella scelta del mezzo di trasporto si cinsiglia di utilizzare il più possibile il treno.

· Tutti i partecipanti debbono essere coperti da polizza assicurativa infortuni e responsabilità civile.

· Il costo del viaggio, posto a carico dei partecipanti, deve essere sempre versato sul bilancio del Circolo almeno 15 giorni prima dell’effettuazione dello stesso. I pagamenti disposti a qualsiasi titolo per lo svolgimento dei viaggi d’istruzione devono avvenire esclusivamente attraverso i documenti contabili dell’Ufficio di Direzione.

C\12 ASSICURAZIONE DANNI AL PATRIMONIO

Il Circolo Didattico garantisce la copertura assicurativa per gli infortuni e per la responsabilità civile degli operatori della scuola mediante contratti il cui onere è posto a carico degli interessati.

Garantirà inoltre la copertura assicurativa sui beni del Circolo Didattico contro il furto e gli incendi ponendo tale onere a carico del bilancio del Circolo Didattico.

Se viene accertata l’eventuale responsabilità per guasti o danni al patrimonio del Circolo Didattico, la somma per il ripristino del materiale sarà addebitata al o ai responsabili; nel caso non si arrivi a stabilire responsabilità individuali l’addebito verrà attribuito collettivamente alla classe, al piano o all’intero plesso, a seconda dei casi.

C\13 INIZIATIVE COMPLEMENTARI

Si intendono per iniziative complementari tutte le attività integrative svolte oltre l' orario delle lezioni.

Ne fanno parte:

Ed eventuali altre attività autorizzate dal Consiglio d’Istituto.

Le iniziative complementari sono a domanda individuale, sono finanziate dai genitori; una percentuale del ricavato entra a far parte del bilancio del Circolo per il funzionamento di altre attività.

C\14 INIZIATIVE ASSISTENZIALI

La scuola provvede a coprire le spese delle attività a pagamento degli alunni non abbienti già esonerati dal Comune di Verona.

C\15 VOLANTINI, AFFISSIONI, ECC.

La distribuzione di volantini all' interno della scuola è consentita alle sole componenti del Consiglio di Circolo, purchè ciò non intralci il normale funzionamento della scuola e previa consegna o visione di una copia al Dirigente Scolastico per l'autorizzazione.

Appositi spazi saranno a disposizione degli organi collegiali eletti e delle rispettive componenti, per affiggere comunicazioni od avvisi inerenti le rispettive attività.

E’ vietata l’affissione di manifesti di propaganda politica e di ogni altro tipo non autorizzato dal Dirigente Scolastico.

C\16 SCUOLA SICURA

Il nostro Istituto presta particolare attenzione alla sicurezza degli edifici e delle attrezzature in ottemperanza alla legge 626\96.

In ogni plesso verrà designato un responsabile che curerà la verifica periodica del piano di evacuazione e la verifica della compatibilità delle strutture riguardo l’uso scolastico.

C\17 TRATTAMETO DATI PERSONALI

La scuola garantisce che i dati personali utilizzati al solo scopo di permettere il migliore funzionamento delle attività, saranno comunque trattati secondo precise disposizioni di legge.

C\18 SCUOLA e SALUTE

D' accordo con il distretto e l' U.L.S.S. la scuola promuove iniziative per informare gli utenti su: norme per la prevenzione di malattie infettive, prevenzione e/o informazione su sostanze voluttuarie, fumo attivo e passivo.

C\19 UFFICIO DI SEGRETERIA

Il personale A. T. A. all’inizio di ogni anno scolastico, si riunisce per definire le proprie competenze e le modalità di svolgimento delle procedure amministrative, fissandone e pubblicandone gli statdard e garantendone altresì l’osservanza e il ripsetto. A questi scopo terrà conto del proprio organico e della sua composizione, delle esigenze ambientali, degli utenti, degli obiettivi e dei risultati che si propone di raggiungere questo Istituto.

Durante l’anno gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico dal lunedì al sabato dalle 11.00 alle 13.00 e il mercoledì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00.

Durante le vacanze gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.00.

I servizio è suddiviso nei seguenti reparti:

In caso di assemblee sindacali il servizio minimo deve essere assicurato con la metà del personale a turno.

I Dirigente Scolastico ricve il pubblico:

Standard specifici delle proceduretorna all'indice

La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata "a vista" nei giorni stabiliti dal Consiglio di Istituto, in orario potenziato ( tutti i giorni più mercoledì pomeriggio) e pubblicizzato in modo efficace.

Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza.

Gli attestati sono consegnati "a vista" a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. I documenti di valutazione degli alunni vengono predisposti dalla segreteria nel più breve tempo possibile ; la successiva consegna viene organizzata dal Collegio dei Docenti.

Per l’informazione sono esposti in spazi bene visibili le tabelle funzioni e dislocazioni del personale A.T.A.

D) NORME PER LA CONCESSIONE IN USO DEI LOCALItorna all'indice SCOLASTICI

Art. 94 TESTO UNICO Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297

In attesa di un' organica disciplina da definire con una legge quadro sull' edilizia scolastica e al fine di assicurare prioritariamente la piena e razionale utilizzazione di tutti gli edifici scolastici, anche mediante l'assegnazione in uso di parte di essi a scuole di tipo diverso da quello per il quale l'ente proprietario ha l'obbligo della fornitura dei locali, il provveditore agli studi, d'intesa con gli enti locali competenti e sentito il consiglio scolastico provinciale, definisce annualmente un piano di utilizzazione di tutti gli edifici e locali scolastici disponibili, tenuto conto delle esigenze connesse con la consistenza della popolazione scolastica, anche nel quinquennio successivo, con la formazione delle classi e con lo svolgimento delle specifiche attività didattiche di ciascun tipo di scuola.

Il piano di utilizzazione è comunicato alla regione.

I rapporti tra ente obbligato ed ente proprietario dei locali da utilizzare, qualora si tratti di enti diversi, sono regolati da apposita convenzione, che può prevedere anche l'assegnazione in uso gratuito.

L'approvazione della convenzione comporta l'obbligo dei soggetti in essa indicati di darvi esecuzione nei tempi e con le modalità stabilite.

Il Consiglio di Istituto consente l'uso delle attrezzature della scuola da parte di chi ne faccia richiesta semprechè non si pregiudichino le normali attività della scuola.

Art. 96 TESTO UNICO Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297

Per lo svolgimento delle attività rientranti nelle loro attribuzioni, è consentito alle regioni e agli enti locali territoriali l'uso dei locali e delle attrezzature delle scuole e degli istiuti scolastici dipendenti dal ministero delle pubblica istruzione, secondo i criteri generali deliberati di consigli scolastici provinciali ai sensi della lettera f dell' articolo 22.

A tal fine sono stipulate apposite convenzioni tra le regioni e gli enti locali territoriali con i competenti organi dello Stato.

In esse sono stabiliti le procedure per l' utilizzazione dei locali e delle attrezzature, i soggetti responsabili e le spese a carico della regione per il personale, le pulizie, il consumo del materiale e l'impiego dei servizi strumentali.

Gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori dall'orario del servizio scolastico per attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile; il comune ha facoltà di disporne la temporanea cessione, previo assenso del consiglio di circolo, nel rispetto dei criteri stabiliti dal consiglio scolastico provinciale.

Le autorizzazioni sono trasmesse di volta in volta, per iscritto, agli interessati che hanno inoltrato formale istanza e devono stabilire le modalità dell'uso e le conseguenti responsabilità in ordine alla sicurezza, all'igiene e alla salvaguardia del patrimonio.

Nell'ambito delle strutture scolastiche, in orari non dedicati all'attività istituzionale o nel periodo estivo, possono essere attuate a norma dell' articolo 1 della legge 19 luglio 1991 n. 216, iniziative volte a tutelare e favorire la crescita, la maturazione individuale e la socializzazione della persona di età minore al fine di fronteggiare il rischio di coinvolgimento dei minori in attività criminose.

L’utilizzo delle strutture da parte di terzi viene concesso a discrezione del Consiglio di Istituto.

 

E) INFORMAZIONI ALL'UTENZAtorna all'indice

All' inizio dell'anno la Direzione Didattica fornirà comunicazioni più dettagliate sul funzionamento del servizio scolastico.

 

F) SANZIONItorna all'indice

La scuola si riserva il diritto di ricorrere al giudizio per vie legali nel caso di danni ad essa recati da parte di terzi.